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Sottoporsi ad un piccolo intervento: non è un problema

Dott.ssa Esther Natalie Oliva
Grande Ospedale Metropolitano Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria - Ematologia



Nel caso di un piccolo intervento programmato, come per esempio l’estrazione di un dente, si mira ad ottenere una conta piastrinica di almeno 70000/mm3. Le strategie terapeutiche sono varie e dipendono dallo stato dell’ITP, dalla terapia in corso e dalla conta delle piastrine al momento della programmazione dell’intervento.

ITP di nuova diagnosi (diagnostica da meno di 3 mesi)

Se è in corso un trattamento con corticosteroidi da pochi giorni e non si sono raggiunte ancora le 70 mila piastrine, se l’intervento è programmabile, è bene attendere la risposta al farmaco (dopo 1-2 settimane).

ITP persistente o cronica o refrattaria con conta piastrinica insufficiente

Se non è in corso un trattamento, l’approccio più rapido è ricevere immunoglobuline endovena ad un dosaggio elevato (1 g/kg al giorno per 2 giorni). Se l’intervento è programmabile a 2 settimane, può essere utilizzato un farmaco agonista del recettore della trombopoetina. Per questi farmaci, i tempi di risposta sono di 7 giorni.

Se si è già in trattamento con un farmaco agonista del recettore della trombopoietina con conta piastrinica insufficiente, potrebbe essere necessario aumentare il dosaggio del farmaco oppure passare a immunoglobuline endovena ad un dosaggio elevato (1 g/kg al giorno per 2 giorni).

È importante ricordare sempre che tipo di terapia e dosaggio sono stabiliti dall’ematologo, per questo bisogna sempre rivolgersi al proprio medico per avere maggiori informazioni.

Interventi urgenti

Nel caso l’intervento fosse urgente e la conta piastrinica non fosse ai livelli di sicurezza, si possono adottare immunoglobuline endovena (1 g/kg al giorno per 2 giorni) per ottenere un rapido incremento della conta piastrinica. Se la piastrinopenia è molto severa può essere necessaria la trasfusione di piastrine somministrata durante l’intervento. Nel caso di un intervento urgente, anche di estrazione dentaria, è preferibile organizzarlo in ospedale (dentista o chirurgo).

 

Le informazioni riportate in questa sezione hanno una finalità esclusivamente informativa e non intendono sostituire una corretta relazione tra paziente e medico; è pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista per la formulazione di una corretta diagnosi o l’indicazione di un eventuale programma terapeutico adeguato.