Il paziente con ITP e il rapporto con gli altri
Consigli
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Consigli
Una buona cadenza per i controlli clinici e soprattutto ematochimici in un centro specializzato nella cura della ITP è quella semestrale (2 volte / anno).
In età scolare vi è un limite alla normale condivisione con coetanei sani: il confronto estetico. Per esempio una ragazza affetta da ITP che presenta ecchimosi e petecchie sul corpo può provare imbarazzo nell’indossare abiti che mantengono scoperte gambe e braccia, con conseguenti stati d’animo infelici. Esempi simili possono essere la pratica del nuoto, o le prime esperienze intime, etc. Altre limitazioni dettate dall’elevato rischio traumatico che possono in qualche modo interessare i rapporti con gli amici sono i veti a piercing e tatuaggi.
In queste situazioni è difficile trovare una soluzione che vada bene per tutti.
È sicuramente importante che ci sia grande informazione e presa di coscienza riguardo la propria situazione (benigna ma fastidiosa, spesso transitoria ma raramente cronicizzata, asintomatica o paucisintomatica ma con manifestazioni cutanee a volte imbarazzanti, curabile ma non guaribile con farmaci comunque impegnativi) perché ciò permetterà di vivere la propria piastrinopenia con la massima serenità e spensieratezza, qualità che un bambino e un adolescente dovrebbero sempre avere.
Le informazioni riportate in questa sezione hanno una finalità esclusivamente informativa e non intendono sostituire una corretta relazione tra paziente e medico; è pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista per la formulazione di una corretta diagnosi o l’indicazione di un eventuale programma terapeutico adeguato.
A cura di
Marco Spinelli nasce a Milano il 02/06/1980. Dopo la maturità classica ha frequentato il corso di Medicina e Chirurgia presso l’Università Milano Bicocca ottenendo la laurea nel 2005 con il massimo dei voti (e lode). Dal 2007 al 2012 ha frequentato la Scuola di Specialità di Pediatria presso l’Università Milano Bicocca - Ospedale San Gerardo di Monza, dedicandosi in particolare alle patologie onco-ematologiche. Dal 2012 è Dirigente Medico di I livello presso la Clinica Pediatrica della Fondazione MBBM, Ospedale San Gerardo di Monza, svolgendo la sua attività presso le U.O. di Ematologia Pediatrica, Centro Trapianti Midollo Osseo e Day Hospital Ematologico. Durante il percorso di studi si è dedicato soprattutto alle patologie delle piastrine ottenendo per meriti i seguenti ruoli: Responsabile dell’Ambulatorio delle Patologie delle Piastrine, membro del Gruppo di Lavoro della Coagulazione dell’Associazione Italiana di Emato-Oncologia Pediatrica (AIEOP), membro del Comitato Scientifico dell’Associaizione Italiana di Porpora Immune Trombocitopenica (AIPIT). Inoltre è coinvolto in numerosi studi clinici in ambito onco-ematologico, compresi studi sperimentali, con collaborazioni attive in numerosi lavori scientifici e pubblicazioni, ed ha partecipato come relatore a diversi congressi nazionali e internazionali. Ha una particolare affinità con gli adolescenti affetti da patologie onco-ematologiche e per loro ha creato il Progetto Adolescenti presso la Clinica Pediatrica della Fondazione MBBM ed è membro del Gruppo di Lavoro Adolescenti dell’AIEOP.