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Domande e risposte

Come cambia la quotidianità dopo una diagnosi di ITP? È una malattia curabile? Si può ancora praticare sport? I dubbi che assalgono i pazienti con ITP sono numerosi e coprono aspetti fondamentali della propria quotidianità e del proprio futuro. Qui di seguito le domande più comuni, con le relative risposte.

Qual è il range normale per la conta piastrinica?

Una conta piastrinica normale è compresa tra 100.000 e 450.000 unità per microlitro di sangue. Una conta inferiore alle 100.000 è generalmente considerata come un segnale di ITP; livelli inferiori a 10.000 sono associati a ITP grave. I segni e i sintomi della ITP sono strettamente correlati ai livelli di piastrine, ma possono essere diversi da individuo a individuo. Sta al medico curante individuare un range target da raggiungere, in base alla risposta del paziente e al suo stato di salute.

Range piastrine »

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Quali sono i sintomi della ITP?

I segni e i sintomi possono variare ampiamente da persona a persona. La maggior parte dei pazienti con ITP presentano lividi improvvisi e spontanei, stanchezza e petecchie (piccoli puntini rossi sulla pelle causati dalla rottura dei vasi capillari). Quando la conta piastrina è particolarmente bassa, possono manifestarsi anche gengive sanguinanti, sangue dal naso, sangue nelle urine o nelle feci. Nelle donne, il ciclo mestruale può essere particolarmente abbondante o prolungato.

Sintomi della ITP »

Come si possono minimizzare i segni e i sintomi della ITP?

  • È necessario prendere precauzioni per evitare tagli, botte, traumi e ematomi. Per esempio, si possono eliminare i tappeti (sui quali è facile scivolare), utilizzare paraspigoli sui mobili, mettere stuoini antiscivolo nella doccia e così via.
  • Maneggiare con molta attenzione gli oggetti appuntiti e taglienti.
  • Prestare attenzione se alcuni cibi, luoghi e sostanze chimiche sono correlati a un peggioramento dei sintomi; adattare dieta e abitudini di conseguenza.
  • La stanchezza, sintomo della malattia, ma anche effetto secondario di alcuni trattamenti, può essere affrontata con alcuni cambiamenti: nella dieta, riposando il più possibile e con l’adeguato esercizio fisico.

Suggerimenti pratici »

Si può ancora fare sport e viaggiare dopo una diagnosi di ITP? Si possono avere dei figli?

Fare sport, viaggiare e cercare una gravidanza sono tutte cose possibili anche per i pazienti con ITP. È solo necessario adottare le dovute accortezze e confrontarsi con il proprio medico prima di ogni decisione in tal senso.

Vita quotidiana »

Si può curare la ITP?

Sì, la ITP può essere curata. I trattamenti in genere mirano ad aumentare la conta piastrinica, per diminuire il rischio di emorragie. Può essere difficile stabilire quale sia il trattamento adeguato per ogni paziente: efficace e con pochi o nessun effetto collaterale. A volte anche un cambio di dieta e di abitudini può aiutare a stare meglio.

Terapia »

Quali sono i segnali d’allarme per cui è necessario contattare immediatamente il medico?

  • Qualsiasi ferita alla testa e in caso di qualsiasi incidente grave.
  • Alto numero di lividi improvvisi e petecchie o altri segni di emorragie importanti, che possono indicare un livello di piastrine molto basse.
  • Forte mal di testa, vomito, capogiro, sonnolenza, confusione, difficoltà a parlare, emiparesi, rigidità del collo o della schiena, convulsioni, difficoltà a vedere o a sentire: sono tutti segnali di possibile emorragia cerebrale.
  • Si suggerisce di avvisare il medico anche in caso di sangue dal naso o sanguinamento delle gengive, presenza di sangue nelle urine o nelle feci.

Diagnosi di ITP »

Quale supporto possono dare i genitori o i parenti di un paziente con ITP?

I genitori di bambini con ITP hanno un ruolo fondamentale nel proteggere i propri figli dai pericoli derivanti dalla malattia e verificare che si attengano alle cure prescritte. Sono loro a dover controllare l’evoluzione dei sintomi (osservando lividi, petecchie, sanguinamenti e così via) e a dover adattare la loro dieta, in modo da migliorare lo stato di salute generale. Tutti i pazienti con ITP, grandi e piccoli, affrontano anche gli aspetti psicologici della malattia: ansia, rabbia, paura e depressione sono reazioni normali. Genitori e parenti possono aiutare mantenendo salde le basi della relazione, garantendo la propria vicinanza, rimanendo pazienti anche davanti a reazioni inaspettate e aiutando a mantenere un’attitudine positiva. È importante ricordare che, anche in assenza di sintomi fisici evidenti, la ITP è una malattia debilitante e difficile da affrontare e che anche i trattamenti possono avere effetti secondari importanti.

Bambini e ITP »

 

Fonti:

“Coping with ITP. Frequently asked questions” - PDSA (Platelet Disorder Support Association) - https://www.pdsa.org/images/stories/pdf/coping2013.pdf (data ultimo accesso 04.12.2018)